ultimo aggiornamento: 13 Maggio 2020 alle 12:12
definizione
La capacità di discriminare analiticamente un ente, come potrebbe essere ad esempio una sostanza chimica, in mezzo ad altre simili; qualifica attribuibile a prodotti o elementi con caratteristiche che li distinguono da altri analoghi appartenenti alla stessa categoria. Dal latino specifĭcus, formato da species (→ specie) e da facĕre (→ fare), cioè “che costituisce una specie”, una categoria a sé stante.
specificità e sensibilità degli esami diagnostici
Si definisce specificità di un esame diagnostico la capacità di identificare correttamente i soggetti sani, ovvero non affetti dalla malattia o dalla condizione che ci si propone di individuare: se un test ha un’elevata specificità, allora è basso il rischio di falsi positivi, cioè di soggetti che pur presentando valori anomali non sono affetti dalla patologia che si sta ricercando. Viceversa si definisce sensibilità la capacità di identificare correttamente i soggetti ammalati, ovvero affetti dalla malattia o dalla condizione che ci si propone di individuare: se un test ha un’ottima sensibilità, allora è basso il rischio di falsi negativi, cioè di soggetti che pur presentando valori normali sono comunque affetti dalla patologia o dalla condizione che si sta ricercando.