ultimo aggiornamento: 31 Ottobre 2023 alle 13:30
definizione
Test per evidenziare un deficit piramidale degli arti dovuto a una lesione del motoneurone centrale; è una manovra semeiologica molto importante per valutare la presenza di alterazioni della motilità.
La prova di Mingazzini per gli arti superiori consiste nell’estendere gli arti superiori in avanti, le mani sullo stesso piano orizzontale, e le dita distese (eventualmente con polsi dorsoflessi, cioè palmi rivolti superiormente) con gli occhi necessariamente chiusi: in caso di deficit piramidale si osserva un graduale abbassamento dell’arto paretico, ovvero qualunque movimento verso il basso, oscillazione, o flessione delle mani, in un lasso di tempo fra i 30 ed i 60 secondi dall’assunzione della posizione, può indicare una paresi organica o un un deficit piramidale.
La prova di Mingazzini per gli arti inferiori consiste nell’invitare il paziente, coricato sul dorso, a sollevare gli arti inferiori al di sopra del piano del letto (in modo da formare con esso un angolo di 45°), divaricati in così da essere lievemente discosti l’uno dall’altro, flessi (posizione simile a “cane di fucile”) e paralleli: in caso di deficit piramidale, la gamba paretica si abbassa lentamente: se una delle gambe si muove verso il basso troppo velocemente, in un lasso di tempo fra i 30 ed i 60 secondi dall’assunzione della posizione, si può sospettare una paresi organica o un deficit piramidale.
Alla presenza della perdita di forza di un arto, talvolta descritto come “braccio più pesante” o “gamba più pesante”, sottoponendo il soggetto alla manovra di Mingazzini, se si evidenza uno slivellamento di un solo arto il test è positivo; in alcuni casi la positività del test è nella tendenza alla pronazione di una mano. Non tutti i deficit di forza sono dovuto a lesioni cerebrali, ma, nell’anziano, possono essere secondari a quadri artrosici; per effettuare il test è necessaria una buona forza dei muscoli addominali.