mesomorfo

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definizione

Di cranio che ha caratteri intermedi fra il brachimorfo e il dolicomorfo; dal greco, composto di μεσο– (meso– → mezzo, medio) e –μορϕος (morfos → che ha forma di), dal tema di μορϕή (morfí → forma).

somatotipo

Le scuole di costituzionalistica, che cercano di far risalire le predisposizioni comportamentali o biologiche alla struttura fisica,  hanno sempre tentato di ricondurre la variabilità umana ad alcuni tipi morfologici con caratteristiche strutturali comuni.

In particolare il metodo definito “analisi del somatotipo” affonda le sue radici negli studi sulla morfologia e costituzione corporea condotti da Hunter nel secolo scorso; una classificazione biotipologica è stata applicata, attorno al 1940, dallo psicologo e medico statunitense William Herbert Sheldon, per valutare in modo globale e quantitativo la struttura morfologica individuale, descritta nel suo libro «The Varieties of Human Physique» (Le varietà del fisico umano): individuò tre tipi fondamentali di soggetti che definì endomorfo, mesomorfo ed ectomorfo, definiti in base alle caratteristiche antropometriche del soggetto.

In associazione con questi biotipi Sheldon teorizzò la psicologia costituzionale, scienza che collega le diverse costituzioni con i tipi di temperamento, sostenendo, cioè, che il corpo umano doveva essere classificato in base al contributo relativo di tre elementi somatici fondamentali, dal nome dei tre foglietti embrionali: l’endoderma (da cui si sviluppa l’apparato digestivo e respiratorio), il mesoderma (da cui origina il muscolo scheletrico, il cuore e i vasi sanguigni) e l’ectoderma (da cui origina la pelle e il sistema nervoso); tali modelli sono stati valorizzati nel campo della psicologia e criminologia per la loro connessione con i tipi psichici, ma anche nel mondo dello sport e del fitness per cercare di individuare il tipo di attività, le metodiche di allenamento, nonché il regime alimentare, più adatti all’individuo. Nel libro del 1954, «Atlas of Men: A guide for somatotyping the adult man at all ages» (Atlante degli uomini) classificò tutti i possibili biotipi secondo una scala da 1 a 7 per ciascuno dei tre modelli somatici.

Secondo questa visione il soggetto mesomorfo è caratterizzato da ossa di medie dimensioni, tronco solido, bassi livelli di grasso corporeo, spalle larghe a vita stretta, solitamente denominato tipo muscolare; tendenzialmente predisposto a sviluppare la muscolatura, ma non a immagazzinare grasso e i gradi di appartenenza al mesomorfismo delineano la tendenza allo sviluppo muscolare di un soggetto. I tessuti predominanti nel biotipo mesomorfo sono derivanti dal mesoderma, legato principalmente all’apparato muscolare, scheletrico e circolatorio (vasi), ma anche al derma, tessuto cutaneo e reni.

Il soggetto mesomorfo può risultare visibilmente più forte e compatto e mostrare un maggior sviluppo del muscolo scheletrico, ossa e tessuto connettivo,con pelle spessa e una postura diritta: portato a sviluppare il tessuto muscolare, presentando elevate capacità di ipertrofia e forza di questo apparato, ha un metabolismo attivo in quanto il muscolo scheletrico sviluppato comporta un aumento del metabolismo basale e un elevato dispendio calorico. Tra i rischi patologici emerge una tendenza alle malattie cardiovascolari.

Le sue predisposizioni a ingrassare sono limitate e riesce a dimagrire facilmente essendo soggetto a facili variazioni di peso; pare che anche questo somatotipo tenda a essere soggetto al sovrappeso e obesità tipicamente androide, ovvero ad accumulare adipe nella zona superiore del corpo. È stato dimostrato risulti il somatotipo sessualmente più attraente per le donne.

Il corrispettivo tipo psichico è il somatotonico (somatotonia), tendente all’azione,aggressività, competitività, sicurezza, controllo e necessità di esercizio fisico; nei casi estremi può esporre una predisposizione patologica alla schizofrenia paranoica, psicosi maniaco-depressiva e aggressività psicopatica.

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