ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2022 alle 20:26
definizione
Punto di contatto tra i neuroni ovvero il contatto laterale tra fibre parallele in un nervo o in un tratto di fibre, situazione che può dar luogo ad una eccitazione ectopica, ovvero la produzione di potenziali al di fuori delle fisiologiche sedi recettoriali o sinaptiche, grazie alla conduzione efaptica; interazione elettrica dovuta alla fortuita apposizione di due cellule nervose e da due fibre (assoni): il termine è stato coniato dalla parola greca “ἔφαψις” (ephapsis → toccare, accarezzare) che sta a significare l’atto di toccare, in contrapposizione aσύναψις (sýnapsis → collegamento, connessione), composto di σύν (sýn → con) e ἅπτειν (háptein) o ἅπτω (háptō → unire, attaccare).
Talvolta la capacità delle cellule di Schwann di ripristinare la guaina mielinica nel nervo ampiamente degenerato è imperfetta e incompleta, per cui gli assoni rigenerati con membrane mieliniche difettose possono provocare un “cortocircuito” con eccitazione incrociata di assoni adiacenti destinati a diversi muscoli bersaglio; l’accoppiamento efaptico della trasmissione tra assoni adiacenti, che consegue a questo “cortocircuito”, è differente dall’impulso diffuso attraverso la sinapsi in quanto deve essere considerato come l’effetto della diffusione di impulsi lungo e attraverso assoni adiacenti: il potenziale d’azione che si propaga lungo un assone “accende“ un assone adiacente.
Con interazione efaptica si intende la comunicazione tra cellule neuronali tramite conduzione elettrica attraverso lo spazio extracellulare circostante, al contrario della comunicazione mediata da sinapsi chimiche o giunzioni gap: la trasmissione efaptica è solitamente inibita dalla mielinizzazione, ma può verificarsi quando la rimielinizzazione è incompleta; la co-eccitazione di diversi gruppi muscolari, come risultato della trasmissione dell’impulso efaptico, provocherà la sincinesi.
Alla presenza del fenomeno efaptico, il passaggio di un impulso in una fibra provoca un aumento dell’eccitabilità della fibra adiacente, che diviene più facilmente attivabile (stimolo subliminale o sottosoglia), mentre, qualora due fibre connesse attraverso l’efapsi sono stimolate simultaneamente, veicolando impulsi nervosi lungo entrambe le fibre, si verifica un’interazione reciproca che può portare ad accelerare o rallentare degli impulsi ed eventualmente anche alla sincronizzazione tra i due impulsi, in funzione del rapporto di fase iniziale.
È stato suggerito che le interazioni efaptiche svolgano un ruolo nella fisiopatologia dello spasmo emifacciale, causando “diafonia incrociata” tra le fibre nervose facciali; alcuni fenomeni clinici che si verificano nella sclerosi multipla, come gli spasmi tonici, implicano che gli assoni affetti da lesioni demielinizzanti possono sparare in massa con scariche relativamente sincrone sono probabilmente causate da questi reciproco influenzamento dei campi magnetici prodotti a livello delle efapsi dagli impulsi nervosi.
Alcuni complicati fenomeni parossistici possono essere meglio spiegati postulando la diffusione laterale dell’eccitabilità attraverso tratti spinali o del tronco encefalico, differenti, ma anatomicamente adiacenti, come nel caso della nevralgia del trigemino innescato da stimoli uditivi come lo squillo di un telefono.