definizione
Chiamata anche coppia di Yakovlevian, la locuzione è utilizzata per descrivere la tendenza del lato destro del cervello umano ad essere leggermente deformato in avanti rispetto al lato sinistro: la caratteristica prende il nome dal neuroanatomista russo-americano Paul Ivan Yakovlev.
I due emisferi cerebrali non sono l’immagine speculare l’uno dell’altro, bensì che essi presentano diverse sporgenze, sia anteriormente che posteriormente, così come differenze nelle larghezze dei lobi: in genere il lobo frontale di destra tende ad essere più ampio e protrudere al di sopra di quello sinistro ed analoghe differenze sono riscontrabili anche nel lobo occipitale, ove il lobo sinistro tende a sovrastare ed essere lievemente sovradimensionato rispetto al destro; la scissura laterale di Silvio tende ad essere più lunga e meno incurvata sull’emisfero sinistro del cervello rispetto alla destra, così come la corteccia cerebrale frontale è più spessa nell’emisfero destro, rispetto al sinistro.
L’insieme di queste asimmetrie ha dato luogo al termine coppia yakovleviana, nota anche come flessione occipitale di Yakovlevian o coppia cerebrale antioraria, proprio per rimarcare l’assenza di una specularità dei due emisferi: la differenza fra le circonvoluzioni cerebrali determina la formazione di depressioni e impronte sulla superficie interna del cranio, in genere destro-frontale e sinistro-occipitale, note anche come petalie; differenze ed asimmetrie cerebrali sono state ritrovate anche nei fossili umani.
dominanza manuale
Gli studi di morfometria riscontrano una relazione fra l’entità della formazione di petalie, come conseguenza della torsione esercitata sull’encefalo dalla coppia yakovleviana e la dominanza manuale; un aumento del torque, misurato dall’aumento delle dimensioni della petalia frontale destra e della petalia occipitale sinistra, tende ad essere più comune negli individui destrimani, mentre gli individui con manualità mista o con la dominanza mancina, mostrano livelli ridotti di coppia yakovleviana.