torschlußpanik

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ultimo aggiornamento: 24 Ottobre 2023 alle 22:26

definizione

Letteralmente, la paura di una porta che si chiude; durante il Medioevo, quando si vedeva avvicinarsi un’armata di nemici pronti a dare battaglia, pastori, contadini e viaggiatori si trovassero fuori dal castello si precipitava sul ponte levatoio per mettersi in salvo ed entrare dal portone che stava per chiudersi: ovviamente, quello era il momento di correre e fare presto, non si poteva aspettare o rimandare, per paura che il ponte si levasse ed il portone si chiudesse.

Il lemma può essere scritto anche con la grafia torschlusspanik ed è composto da Tor (→ cancello o portone), Schluss, (→ chiusura o conclusione) e Panik (→ panico): la parola ha origine medievale, quando i castelli chiudevano i cancelli ogni sera per motivi di sicurezza e non era auspicabile rimanere chiusi fuori, motivo per cui gli abitanti avevano l’ansia di affrettarsi a rientrare prima della chiusura, per evitare di essere esposti al rischio di essere aggrediti, depredati, di venire offesi se non addirittura, nel caso di incursione da parte di predoni o eserciti nemici, uccisi o tratti in schiavitù; quando al vespro veniva suonata l’ora della ritirata all’interno delle mura “salvifiche” o non appena le sentinelle avvisavano del possibile pericolo, occorreva lasciare tutto quello che si stava facendo e correre, senza indugi, al riparo del torschluss, cioè del portone del castello, attanagliati dal panik (→ panico) di non farcela.

è tardi! è tardi!

Torschlußpanik descrive l’emozione di paura che assale chi ha la sensazione di non avere abbastanza tempo o addirittura di non averne più disposizione: quando “il tempo stringe” può subentrare un senso di ansia e angoscia, financo di panico, per il rischio di “non arrivare in tempo” e quindi il terrore che si possano subire conseguenze per il non muoversi in modo sufficientemente veloce e sollecito; rappresenta la pressione che si prova quando si deve attraversare metaforicamente una “porta”, un gate, un cancello, attraversare un varco o effettuare un passaggio entro un tempo limite, perchè il tempo passa troppo velocemente.

«Povero me! Povero me! Arriverò in ritardo!»

si lamenta in White Rabbit (Bianconiglio) nel libro “Alice’s Adventures Underground” (“Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”) di Lewis Carroll, che con il suo orologio da tasca simboleggia lo scorrere del tempo, lo stato di perenne affanno causato dalla percezione di essere costantemente in ritardo:

«Chi ha tempo non aspetti tempo!»

recita un proverbio che ci ricorda come il tempo sembra fermarsi per un attimo per poi realizzare che invece è volato via più veloce della luce, lasciandoci con l’ansia di non fare in tempo a completare ciò che è necessario sia portato a compimento.

Torschlußpanik è l’ansia da prestazione che provoca la presenza di una dead-line,  il dover raggiungere un obiettivo entro una data limite che non si può eludere ma anche la presenza di un orologio biologico che con il proprio ticchettio, ci ricorda che « … fugit interea fugit irreparabile tempus» (« … fugge intanto, fugge irreparabilmente il tempo» – Virgilio, Georgiche);  «tempus fugit», scorre e ci sfugge ed il portone si sta chiudendo, passa troppo velocemente fino a esaurirsi, diminuendo le chance di realizzare i propri obiettivi o soddisfare i propri desideri e bisogni.

Torschlußpanik assume le caratteristiche di uno stato emotivo contraddistinto da ansia e angoscia per lo scorrere degli eventi, per la paura di fallire nella vita al punto di spingere le persone, talvolta, a prendere decisioni “affrettate” come, ad esempio, quello che è descritto dal detto «aus Torschlusspanik heiraten» (→ sposarsi per paura di rimanere soli) o a scegliere il primo lavoro che dia stabilità economica anche se non piace; Torschlußpanik è assimilabile ad un “orologio emotivo” che batte, veloce e incessante, per avvertirci che dobbiamo prendere una decisione, giusta o sbagliata che sia: una voce che, nella testa, grida «è tardi! è tardi!» spingendo, all’ultimo momento, a prendere decisioni affrettate, magari che non convincono, magari dopo un lungo tergiversare fino a quando non c’è più modo di evitare una scelta (forzata, non convincente e probabilmente non ottimale), perchè «Torschlusspanik ist ein schlechter Ratgeber» («Il torschlusspanik è un cattivo consigliere»), come se una tensione emotiva ci spingesse a compiere scelte affrettate, correndo verso un portone (metaforico) che si sta chiudendo, ovvero gli obiettivi che si teme di non raggiungere … correndo il rischio di vivere uno stato di “treppenwitz” o rivedere le scelte con l’“esprit de l’escalier”.

 

 

 

Le decisioni last minute
Potresti aver notato che ti succede di rimuginare molto per prendere una decisione e che prima di scegliere ti logori in riflessioni e analisi delle conseguenze eppure…hai notato anche che tutte le volte che, alla fin fine, hai scelto, eri alle strette, sotto pressione.

È possibile che il Torschlusspanik ti abbia facilitato, portandoti a correre verso la tua decisione prima che il portone si chiudesse.

 

A esserne influenzati sembrano in particolare uomini e donne che desiderano avere figli. L’effetto del Torschlusspanik in questo caso è creare un substrato di tensioni e pressioni tali da portare a correre verso il portone della genitorialità naturale che pare in procinto di chiudersi. Talora questa corsa risulta controproducente e dannosa anche per la salute della relazione di coppia.

Altri soffrono per i cambiamenti fisici legati al tempo che scorre e agiscono con l’illusione di poter rientrare nel castello della giovinezza.

Come avere la meglio sul Torschlusspanik -se necessario-
Che tu sia tra coloro che comprano il cappotto senza averne bisogno perché il negozio chiude; tra coloro che scelgono all’ultimo, quando paiono non esserci più alternative; che vivono con sofferenza il tempo che scorre o sentono la pressione di una genitorialità che tarda a arrivare… puoi avere la meglio sul Torschlusspanik -se necessario-.

Scrivo “se necessario” perché non è detto che il Torschlusspanik abbia effetti negativi.

 

In situazioni di emergenza, sapere ascoltare il proprio Torschlusspanik può aiutare a non restare bloccati e inerti; rispetto al tempo che scorre, dare retta al Torschlusspanik può permettere di godere della Vita e scegliere di investire in essa anziché lasciare che il tempo scivoli tra le dita.

Il primo modo per avere la meglio sul Torschlusspanik è, quindi, usarlo e assecondarlo nei momenti buoni.

Il secondo modo per avere la meglio sul Torschlusspanik è notare il senso di urgenza collegato, fermarsi, respirare, lasciarlo andare.

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