ultimo aggiornamento: 5 Aprile 2021 alle 18:53
definizione
L’attitudine e la predisposizione a sopportare o subire qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa, o difficile da subire senza ricevere danni significativi: in pratica la capacità di sopportazione, che possiamo indicare come il limite massimo della capienza e della resilienza; dal latino tolerantia, derivato di tolerare (→ sopportare, sostenere, subire), affine a tollĕre (→ levare).
immunotolleranza
Si parla di tolleranza immunitaria (o immunologica) quando ci si riferisce a quella particolare condizione biologica che si può osservare in natura, caratterizzata dall’assenza di reazioni immunitarie a contatto con i propri antigeni: la perdita dell’immunotolleranza verso gli antigeni presenti sui propri tessuti organici porta alla genesi delle malattie autoimmuni.
tolleranza farmacologica
Chiamata anche farmaco-tolleranza, rappresenta la diminuita responsività dell’organismo all’azione di un farmaco, con la conseguente necessità di aumentarne progressivamente la dose per ottenere l’effetto abituale: l’acquisizione di una condizione di una tolleranza farmacologica si verifica tipicamente nell’uso ripetuto di narcotici e rappresenta un fattore essenziale, o comunque favorente, per lo sviluppo della tossicodipendenza: il processo solitamente è dovuto da un’adattamento corporeo volto ad accelerare il metabolismo della sostanza stessa, per eliminarla più velocemente o inattivarne gli effetti, come avviene ad esempio per i barbiturici o l’alcool. Il fenomeno non deve essere confuso con la resistenza farmacologica.