Pseudo-cereale, della famiglia delle graminacee (Poaceae), è una pianta erbacea annuale, veniva chiamato dai Romani “grano di Siria” (Sy̆rĭcum o *Sŭrĭcum [granum]); deriva dal Sorghum Volgare, una pianta della famiglia delle Graminacee il cui nome viene dal verbo latino “surgere”, cioè alzarsi. Il sorgo è uno dei primi cereali a essere stato coltivato dall’uomo, vista la sua capacità di resistere alla siccità e agli agenti atmosferici. Le ragioni della diffusione del sorgo (attualmente è il quinto cereale più prodotto al mondo dopo grano, riso, mais e orzo) sono relative sia alla sua capacità di adattarsi a climi particolarmente duri, sia alla sua versatilità e resistenza alla siccità ed al calore.
Per l’alimentazione umana si utilizza la cosiddetta granella; da essa viene estratto anche uno sciroppo dolcificante (per migliaia di anni è stato uno degli usi più frequenti del sorgo). Si utilizza anche macinato in farina. Il sorgo è un cereale senza glutine, dunque adatto all’alimentazione dei celiaci; composto per il 72% di carboidrati, ha un buon quantitativo di proteine (pari a circa l’11%) e un quantitativo di grassi pari a poco più del 3%, di cui 1,6% polinsaturi. Ricchissimo di fibre ed oligoelementi, contiene buoni quantitativi di ferro, magnesio, fosforo, potassio e zinco; naturalmente ricco di antiossidanti naturali e fitocomposti (quali acidi fenolici, fitosteroli e flavonoidi) e di vitamine del gruppo B, soprattutto niacina.