schadenfreude

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definizione

Termine tedesco che significa “piacere provocato dalla sfortuna (altrui)” e può essere tradotto con “gioia maligna”, “soddisfazione cinica”; deriva da Schaden (→ danno) e Freude (→ gioia), contenendo una connotazione negativa in quanto questo sentimento quella sadica sensazione di soddisfazione che proviamo per le sciagure degli altri: esiste una distinzione tra la “schadenfreude segreta” (un sentimento privato) e la “schadenfreude aperta e pubblica” (hohn → scherno, derisione). In italiano il suo analogo è aticofilia.

Se pensiamo che qualcuno abbia raggiunto uno stato di felicità non meritato, siamo contenti quando questa felicità viene meno: la scarsa autostima porta spesso a vivere l’“accanimento della sfortuna” contro qualcuno, come una sorta di rivincita personale alla propria condizione, percepita come ingiusta ed immeritata, come se esistesse una sorta di equità dispensata da un ente superiore; spesso siamo portati a pensare che quando qualcuno raggiunge obiettivi a nostro dire non meritati, può capitare di provare gioia quando questi obiettivi vengono persi e che questa sua la giusta punizione.

Anche il sentimento di invidia ci porta a provare, talvolta, schadenfreude: se qualcuno possiede qualcosa che vorremmo, possiamo provare un malessere generato dal senso di inferiorità derivante dal confronto con la persona invidiata ma se l’altro perde quel qualcosa per cui tanto l’abbiamo invidiato, la nostra autovalutazione migliora e non possiamo che essere felici. Provare invidia non è piacevole, è una emozione socialmente riprovevole, per cui la perdita dello “status di invidiato” dell’oggetto della nostra invidia per via di una sfortuna/disgrazia, ci porta a provare sollievo e piacere.

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