definizione

Letteralmente deviazione, in senso attivo, ovvero cambiamento di direzione: dal latino diversio, derivato di divertĕre (→ deviare); il termine può assumere significati specifici a secondo del contesto cui si riferisce.

In ambito psicologico e nelle relazioni interpersonali la diversione può essere considerata una forma di manipolazione linguistica, una tipica strategia usata per offuscare le qualità dell’interlocutore o distogliere l’attenzione dai propri difetti, spesso attraverso il gaslighting: attraverso la diversione è possibile evitare di essere messi in discussione, svalutando o banalizzando il punto di vista della controparte, oppure alterandone la percezione della realtà.

Il termine diversione, in ambito medico chirurgico, è utilizzato per descrivere un intervento di chirurgia bariatrica di tipo malassorbitivo che permette una riduzione dell’assorbimento intestinale di grassi e amidi (diversione biliopancreatica) oppure la deviazione chirurgica del flusso urinario al di fuori dei normali canali, per esempio nel colon o in un condotto ileale (diversione urinaria); esistono anche la  diversione fecale (ileostmia o cecostomia) e la diversione esofagea (esofagostomia).