attesa

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ultimo aggiornamento: 9 Ottobre 2022 alle 15:29

definizione

Il sostantivo che indica l’attendere ovvero il tempo che si attende o aspetta, potendo assumere anche il significato di aspettativa; il periodo tra il preavviso di un accadimento e il suo realizzarsi: etimologicamente deriva dal latino attĕndĕre ossia “rivolger l’animo a”, formato da ad– (→ verso) e tĕndĕre (fisicamente, distendersi in direzione di un’estremo, allungarsi ma anche dirigersi o volgersi), descrivendo l’unificare le proprie intenzioni (o volontà) ed i propri desideri verso qualcosa che deve compiersi, realizzarsi e/o generalmente per qualcosa (o qualcuno) che potrebbe manifestarsi o concretizzarsi nel tempo, in futuro prossimo.

Il “saper attendere” può essere descritto come il provare un desiderio e, allo stesso tempo, saper posticipare l’azione o accettare il trascorrere del tempo in attesa che l’evento si verifichi, controllando l’istinto ad agire: questa abilità, tipicamente umana, è controllata a livello cerebrale dall’area prefrontale; risulta evidente che, qualora chi desidera e non è in grado di gestire l’attesa, sia in preda all’impulso generato dai desiderata o dal bisogno, mirando ad agire nell’immediato per il proprio soddisfacimento, a pretendere la soddisfazione dell’esigenza, senza analizzare le condizioni, senza la programmazione della sequenza di azioni da compiere, senza la capacità di aspettare; tale incapacità è frequente in situazioni di ansia e di stress e, allo stesso tempo, è foriera di stress ed ansia, generando una sorta di corto circuito, un loop negativo.

Un proverbio cinese afferma “a chi sa attendere, il tempo apre ogni porta”, sottolineando come la gestione del tempo sia un elemento fondamentale dell’attesa che, intrinsecamente assume un aspetto duale: da un lato si parla, per esempio, di “dolce attesa” riferendosi al tempo che trascorre in una maternità desiderata, dall’altro la “lista di attesa” ci racconta di una speranza che potrebbe essere disattesa, sottolineando il passare del tempo che non sembra trascorrere in modo sufficientemente veloce: l’elemento differenziale è la valutazione che ognuno da all’evento futuro, al desiderio ed alla capacità di gestire il tempo; in un certo senso è rappresentato dalla capacità di resistere alla tentazione di riempire a tutti i costi il “vuoto” che quell’attesa comporta per lenire l’ansia da prestazione legata alle nostre capacità o alle aspettative che poniamo.

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