definizione
Disgeusia caratterizzata da deficit della sensibilità gustativa ovvero riduzione del senso del gusto, solitamente dovuta a glossiti o ad altre cause come la lesione del nervo glossofaringeo: alla vera e propria riduzione dell’acuità gustativa si associa spesso , disgeusia o parageusia, fino ad esitare nella ageusia; dal greco ὑπό (hypò → scarso e e γεῦσις (ghêusis → gusto), con riferimento alla percezione dei sapori. In alcune situazioni si possono manifestare sia ipogeusia, sia ageusia.
eziopatogenesi
Anche se spesso l’ipogeusia è legata a condizioni patologiche primitive della lingua, come le glossiti, con interessamento secondario delle terminazioni nervose gustative, talvolta il problema è neurologico: se l’ipogeusia interessa, in particolare, i due terzi anteriori della lingua, si può sospettare una lesione è del V° nervo cranico (nervo trigemino), mentre se coinvolge il terzo posteriore, il danno può interessare il IX° nervo cranico (nervo glosso-faringeo); un danno a carico del nucleo bulbare del tratto solitario, causa ipogeusia localizzata all’emilingua. Talora, le procedure chirurgiche maxillo-facciali e odontoiatriche, in presenza di un danneggiamento della corda del timpano, possono essere causa di forme di ipogeusia transitoria o irreversibile.
I fumatori di sigarette e i masticatori di tabacco possono andare incontro a ipogeusia; molti farmaci possono modificare la percezione dei sapori: molti farmaci che contengono gruppi sulfidrilici, chelano lo zinco e il rame aumentandone l’eliminazione, con conseguente percezione di sapore amaro o metallico.
Alcuni F.A.N.S. (aspirina, ibuprofene, ketorolac, naproxene …), antibiotici (aztreonam, cefamandolo, ciprofloxacina, lincomicina), il salbutamolo (beta2-agonista), l’esmololo, il propanololo e il labetalolo (beta-bloccanti), alcuni antimicotici (metronidazolo), i triptani (es. sumatriptan), alcuni antidepressivi (fluoxetina, paroxetina, nortriptilina), alcuni farmaci antiulcera (omeprazolo, famotidina), il filgrastim, l’interferone alfa, il dipiridamolo, i sali di litio e la pentazocina possono tutti indurre disgeusia, parageusia e ipogeusia; la levodopa può causare ipogeusia e aggrava l’anosmia associata al morbo di Parkinson.