heimweh

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ultimo aggiornamento: 22 Ottobre 2023 alle 23:05

definizione

Letteralmente, dal tedesco, “dolore di casa” mirando a descrivere quel sentimento di “nostalgia di casa”, di disadattamento, che colpisce quando ci si trova lontani dalla propria casa, dalla famiglia, dalle proprie radici, dalla propria patria; il vocabolo è una parola composta che deriva dal sostantivo tedesco Heim, (→ casa’ nel senso di focolare domestico) e dal sostantivo Weh, (→ dolore): si riferisce a un sentimento di mancanza e, al contempo, di lontananza, come quando, per esempio, si manca da casa da troppo tempo e si avverte nostalgia verso i propri cari, la propria terra, l’intimità delle proprie cose.

Non è una semplice nostalgia, ma Il desiderio morboso di tornare alla propria casa o al proprio paese natale: questo tipo di sentimento si configura come un vero e proprio dolore emotivo, un intenso stato di tristezza.

Le prime attestazioni di Heimweh risalirebbero al XVII° secolo e la sua diffusione sarebbe stata limitata, in un primo momento, alla letteratura medica nella Svizzera di lingua tedesca; soltanto dal XIX° secolo in poi, con il Romanticismo, il termine troverà fortuna in tutti gli altri Paesi di lingua tedesca.

«Was aber ist Musik? (→ Cos’ è però la musica? )
Was ist dieser Klang, der dir Heimweh macht?
(→ Cos’è questo suono, che ti fa sentire nostalgia di casa?)»

Questa frase di Ingeborg Bachmann mostra chiaramente quanto, a volte, come una semplice melodia o un suono siano capaci di ricordare la propria terra, le proprie origini, facendo provare una forte nostalgia di casa. Quei luoghi, quei paesaggi, quei visi così noti e familiari passano come dei fotogrammi nella mente e un sentimento di tristezza prende il sopravvento.

Heimweh si oppone a fernweh (→ la “nostalgia della lontananza”), ossia quella forte necessità di evadere dalla quotidianità e di intraprendere un viaggio all’insegna dell’avventura e di nuove sensazioni. Ne risulta che, di conseguenza, heimweh risulta essere l’esatto contrario anche di wanderlust (→ il “viaggio verso nuovi orizzonti”), “la voglia di vagare” o, meglio, di viaggiare alla scoperta alla scoperta di posti nuovi e gente nuova.

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