definizione
Il termine è un sinonimo di ovocito o ovocita: corrisponde alla cellula germinale femminile derivante per accrescimento da un ovogonio e da cui si origineranno, in seguito a processo meiotico, i corpuscoli polari e l’uovo maturo; la radice greca è ᾠόν (oón → uovo), che in composizione diviene ᾠο-, e κύτος (kýtos → cavità). Oocita talvolta viene utilizzato come sinonimo di ovulo o cellula uovo, ovvero i gameti del corpo femminile.
In embriologia l’oocito primario è quello in cui si verifica la prima divisione meiotica e da cui si origina un ovocito secondario e il primo globulo polare, mentre l’oocita secondario è quello che, in seguito alla seconda divisione meiotica, darà origine all’uovo maturo, cioè il gamete femminile pronto per essere fecondato, e al secondo globulo polare. L’oocita è una cellula voluminosa di forma sferica in fase di sviluppo costituita da nucleo, citoplasma e numerosi mitocondri disposti negli strati periferici in prossimità di una sottile membrana cellulare.
Il processo di formazione dei gameti femminili avviene nell’ovaio embrionale a partire da cellule immature, dette oogoni: tali cellule possiedono un corredo cromosomico diploide, come tutte le cellule somatiche che costituiscono l’organismo adulto; dopo un certo numero di divisioni mitotiche, gli oogoni completano il primo stadio della meiosi (profase I) prima del quinto mese di sviluppo embrionale.
Una volta sviluppati, gli oociti primari vanno incontro ad un lungo periodo di quiescenza che termina alla pubertà: in questa fase, a seguito dell’azione degli ormoni che inducono l’ovulazione, alcuni ovociti maturano e completano la prima divisione meiotica, dividendosi in due cellule, cioè un grande ovulo (oocita secondario), ed un piccolo primo corpo polare, contenenti ciascuna 23 cromosomi duplicati.
Il primo corpo polare degenera, mentre l’oocita secondario inizia la seconda divisione meiotica, che si blocca subito dopo la separazione dei cromatidi fratelli: questa seconda divisione sarà eventualmente ultimata solo dopo l’ingresso dello spermatozoo nell’ovocita.
Ancora una volta si forma un corpo polare (detto secondo corpo polare) che degenera, mentre l’altra metà dei cromatidi rimane nello zigote, dove, grazie al contributo dello spermatozoo, si ricostituisce il corredo cromosomico diploide tipico degli organismi adulti.