obliterazione

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definizione

Nel linguaggio medico il termine è utilizzato per descrivere l’occlusione del lume di un organo cavo dovuto, il più delle volte, all’aderenza delle pareti: spesso il fenomeno è preceduto dall’ispessimento delle pareti stesse: esempi possono essere, comunemente, l’obliterazione del canale di coniugazione, a livello vertebrale, entro cui decorre il nervo spinale oppure l’obliterazione di un’arteria o di una vena, per la presenza di fenomeni ateromasici o tromboembolici; anche i bronchi possono obliterarsi, favorendo l’insorgenza di ectasie a livello degli alveoli polmonari.

Per estensione, è utilizzato per indicare la  scomparsa di una cavità o di uno spazio anatomico, sempre per processi aderenziali delle pareti, come nell’obliterazione del cavo pleurico oppure nell’obliterazione del canale vaginale.

Nel linguaggio corrente, il termine viene utilizzato per descrivere la convalida (e il contemporaneo annullamento) del biglietto di un mezzo di trasporto l’annullamento di un francobollo o di una marca da bollo (mediante timbro o altra impronta sovrapposta), la cancellatura in uno scritto.

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