definizione
Chiamate anche ghiandole del Lieberkühn, sono presenti nella lamina propria di tutto l’intestino; contengono varie popolazioni cellulari, di forma prevalentemente cilindrica: enterociti, cellule caliciformi mucipare, cellule di Paneth, cellule enteroendocrine e cellule indifferenziate per il ricambio continuo dell’epitelio di rivestimento, che avviene in media ogni tre giorni.
L’epitelio ghiandolare è formato da enterociti e da cellule caliciformi; a queste si aggiungono cellule enterocromaffini che morfologicamente e funzionalmente sono del tutto simili a quelle già descritte nella mucosa gastrica; si trovano cellule Gastrina secernenti, simili a quelle dell’area pilorica.
Nelle cripte si osservano, frequentemente, cellule epiteliali in mitosi: le cellule derivanti da queste mitosi risalgono lentamente, ma continuamente, verso l’apice dei villi, in modo che gli enterociti che vanno persi all’apice dei villi sono sostituiti e l’intero epitelio intestinale è rinnovato; anche i fibroblasti che circondano la parte profonda dei tubuli ghiandolari presentano un’elevata attività mitotica.
Nel digiuno e nell’ileo al fondo delle cripte si notano inoltre le cellule di Paneth che si ritiene che, attraverso la produzione di lisozima, svolgano una funzione regolativa nei riguardi della flora batterica intestinale.