ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2018 alle 0:55
Dal greco ἡμέρα (iméra → giorno), ἀν- (an- → prefisso inversivo) e -ωπία (opía → occhio, visione): diminuzione o abolizione della capacità visiva nelle ore diurne con conservazione della visione notturna. In genere il fenomeno è associato a situazioni di stress, in associazione a manifestazioni di avversione alla luce, più che di vera e propria fotofobia: il fenomeno è ascrivibile ad un interessamento dei coni a livello retinico, recettori deputati soprattutto alla visione diurna (a differenza dei bastoncelli, coinvolti in quella notturna). Può dipendere dall’uso di farmaci (alcuni anti-epilettici), Sindrome di Adie, cataratta centrale, retinopatie, Sindrome di Cohen.