definizione
Detta anche anatomia sistematica, è lo studio dell’anatomia a livello visibile, cioè microscopio osservabile a occhio nudo, senza aiuto di strumenti ottici quale il microscopio; l’anatomia macroscopica cerca di comprendere la relazione tra i componenti di un organismo al fine di ottenere un maggiore apprezzamento dei ruoli di tali componenti e delle loro relazioni nel mantenimento delle funzioni della vita: comprende quindi la descrizione di forma, colore, peso di un dato organo, tessuto sistema o apparato, della sua vascolarizzazione arteriosa e venosa, della sua innervazione e dei vasi linfatici che gli appartengono.
Dell’anatomia macroscopica fa parte anche l’anatomia regionale (anche chiamata “anatomia topografica”) che considera l’organizzazione del corpo umano in parti principali o segmenti e si occupa dello studio dei rapporti esistenti tra i vari organi, della zona che essi occupano e di come possono essere eventualmente proiettati sulla superficie corporea.
Lo studio dell’anatomia macroscopica può essere eseguito su organismi deceduti mediante dissezione (antropotomia) o su organismi viventi mediante tecniche di imaging o l’endoscopia: il progresso dei mezzi tecnici di indagine ha condotto a più approfonditi studi sugli aspetti morfologici degli organi in vivo con la conseguenza di correggere la morfologia descrittiva cadaverica non sempre rispondente alla morfologia degli organi in vivo, senza considerare il fatto che le indagini radiologiche stratigrafiche hanno trasformato la precedente anatomia radiologica planimetrica in una più corretta morfologia tridimensionale.
Inoltre, le ricerche condotte su un numero sempre maggiore di soggetti, hanno notevolmente ampliato le valutazioni statistiche sulla forma, volume, ordine di grandezza dei diversi organi, modificando quindi taluni capitoli dell’anatomia sistematica.