definizione
Disturbo della memoria, che comporta il ricordo falsato di un evento o di una situazione passata, in particolare contraddistinta dalla presenza di ricordi incompleti o erroneamente localizzati nel tempo e nello spazio: in generale un fenomeno quasi fisiologico, che si riscontra occasionalmente nella maggior parte dei soggetti, anche se può divenire una patologia, riscontrabile frequentemente nelle persone soggette a disturbi dell’umore, come la depressione o la mania, ovvero in chi è afflitto da schizofrenia, paranoia, o altre forme di delirio; dal greco ἄλλος (állos → diverso, altro) e μνῆσις (mnêstis → ricordo), dal tema di μιμνήσκω (mimnḗskō → ricordare). Si distinguono infine dalle pseudomnesie, in quanto si riferiscono a esperienza psichica realmente vissuta nel passato, benché rievocata in modo distorto.
Possono essere definite come “illusioni della memoria” in quanto le allomnesie rappresentano distorsioni o deformazioni di engrammi mnesici precedentemente registrati: nei disturbi dell’umore o nei disturbi psicotici spesso, prendono la forma di rievocazione del passato in chiave pessimistica, assumendo la forma di pensiero delirante. Le allomnesie sono caratterizzate da incompletezza e ambiguità rievocativa: tali caratteristiche sono in rapporto al tono affettivo e ai particolari contenuti del pensiero nell’ambito del quale si formano.