ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2018 alle 11:12
Dal greco ἐκτρόπιον (ektrópion), derivato da ἐκ (ek → fuori) e τρέπω (trépō → volgere, curvare): letteralmente estroflessione. Il termine ectropion è sinonimo di ectopia, lemma derivato dal ἔκτοπος (éktopos → fuori di posto): l’ectropion cervicale è una evaginazione della mucosa endocervicale, associata alla scomparsa dell’epitelio pavimentoso che normalmente riveste il collo dell’utero; è una lesione che compare a livello dell’orifizio uterino esterno, la parte più vicina alla vagina. In pratica, si verifica questo fenomeno quando una parte del tessuto di rivestimento del canale cervicale si espande verso l’esterno andando a impiantarsi sull’epitelio presente fisiologicamente a livello vaginale, che riveste normalmente anche il collo dell’utero: questa fuoriuscita dai propri limiti abituali, può avere dimensioni variabili ed è generalmente dovuta alla scomparsa dell’epitelio pavimentoso della cervice uterina, come conseguenza di processi flogistici o a lacerazioni da parto. In linea generale, l’ectropion cervicale non è doloroso, ma può essere associato ad una maggiore quantità di secrezioni vaginali (leucorrea), fenomeni di spotting intermestruali, eventuali perdite ematiche post-coitum ed un incremento della suscettibilità alle infiammazioni o alle infezioni.