definizione
Un disegno, un dipinto o una scultura che mostra la muscolatura di un individuo priva del rivestimento della pelle: dal francese ove indica, letteralmente, l’essere “scorticato”, a cui la pelle è stata stappata via, assumendo il significato di una persona di estrema sensibilità, in cui la minima sfida provoca profondo turbamento; per quanto sia un termine francese, écorché deriva dal latino excorticāre (→ scorticare), composto di ex– (→ via da) e cŏrtex (→ corteccia), attraverso scòrtum (→ pelle, cuoio) che riporta alla radice sanscrita sku (→ coprire).
Il senso figurato mira a sottolineare la mancanza di protezione, che crea una grande sensibilità, in genere causata da grandi sofferenze traumatiche, che porta chi è écorché a sentirsi come scorticato vivo, co la conseguenza di divenire scostante e, di conseguenza rifiutata (non amata) a causa del carattere permaloso e ipersensibile: osservando i tratti struttura/funzione, chi ha la pelle sottile tende a percepire in maniera amplificata ciò che accade nell’ambiente, come conseguenza della propria “maggior sensibilità” rispetto a chi ha la “pelle spessa”.