ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2023 alle 11:11
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archenteron: lo sviluppo embrionale
Per visualizzare i primi stadi dello sviluppo embrionale (indicativamente alla fine della seconda settimana dal concepimento), possiamo immaginare una “sfera”, detta blastocele, che viene suddivisa in due cavità da un disco composto da cellule, che subisce un processo di tri-stratificazione. Gli elementi che compongono il disco cominciano a migrare inferiormente, per formare uno strato sottostante (che prenderà il nome di endoderma); contemporaneamente, iniziano a modificare la propria struttura, assumendo caratteristiche che conferiscono loro una specificità cellulare: la loro diversificazione genera l’ectoderma. Una volta terminata la suddivisione in uno strato superiore, prospicente la cavità amniotica in via di formazione, ed uno inferiore, che abbraccia il sacco vitellino, il foglietto ectodermico inizia a produrre uno strato intermedio di cellule, il mesoderma che si interpone fra l’esoderma stesso ed il foglietto endodermico.
L’intestino si origina, assieme all’apparato respiratorio, a partire dalla parte più profonda dell’embrione, l’endoderma. Quello che era un disco tri-stratificato che divideva la sfera (gastrula) si ripiega su se stesso, assumendo la forma di un cilindro a tre stadi concentrici, che “galleggia” all’interno di un fluido (liquido amniotico) che lo circonda: l’archenteron (o intestino primitivo).
Il tubo, che tende a ripiegarsi alle sue estremità, è costituito da endoderma (dal greco ἔνδον “dentro” e δέρμα “pelle”), il derivato del foglietto più interno; alle estremità del tubo, endoderma ed ectoderma (ἐκτός “fuori”) si saldano fra loro creando due “fori” che diverranno le estremità del canale intestinale: la bocca (stomodeo) e l’ano (proctodeo). Il condotto primitivo si ripiega su se stesso in due punti, evidenziando tre differenti aree: la porzione formata nella piega craniale, definita intestino anteriore; quella nella piega caudale, chiamata intestino posteriore; un segmento intermedio, posto tra queste due porzioni, detto intestino medio.
Questa suddivisione è importante per comprendere i compiti dall’apparato gastroenterico, nella sua peculiarità digestiva-assimilativa-evacuativa: i tre tratti embrionali dell’archenteron sono associati ai tre aspetti funzionali che si manifesteranno nell’individuo adulto. Si instaura, cioè una relazione biunivoca fra la struttura e la funzione, che sono intimamente interconnesse: dalla funzione nasce l’espressione strutturale, che deve svilupparsi secondo le necessità metaboliche; allo stesso tempo, il processo ontogenico, crea il substrato per influenzare lo sviluppo funzionale.
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risorse:
→ colite spastica: la Sindrome dell’Intestino Irritabile
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- Intestino Irritabile: “diagnosi” differenziale
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