Irritabilità Intestinale
e disbiosi:
il microbiota

ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2023 alle 11:13

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microbiota: il convitato di pietra

Virtualmente tutti gli organismi multicellulari vivono a stretto contatto con i microbi presenti nell’ambiente e la specie umana non fa eccezione; l’organismo è abitato da un grande numero di microrganismi: non solo batteri e virus ma anche archea ed eucarioti unicellulari. In pratica una presenza incombente che condiziona le funzioni del nostro organismo, pur essendo invisibile, nascosta e silenziosa … un commensale che esercita una influenza occulta sul nostro corpo: il “convitato di pietra” che vive in noi.

Normalmente, le popolazioni microbiche che vivono in noi, vengono chiamate, nel loro complesso, con il nome generico di “flora intestinale”: quest’insieme di microrganismi risiede sulla mucosa dell’apparato digerente, dalla bocca all’ano, formando un film biologico che si comporta come una vera e propria barriera protettiva, svolgendo un ruolo metabolico indispensabile per un ottimale assorbimento degli alimenti.

In realtà, il termine flora intestinale non è del tutto corretto, in quanto si riferisce prevalentemente ai batteri: essendo presenti fra le 500 e 1000 specie differenti di microrganismi, che cooperano in un multiforme ecosistema simbiotico il termine più corretto da utilizzarsi, per definire questo complesso insieme di esseri viventi, è microbiota. Ogni individuo possiede un proprio “corredo microbiotico” individuale, selezionato negli anni dalle peculiarità alimentari, dall’ambiente in cui vive e dalle abitudini: ognuno di noi ha un proprio “pool” di microrganismi in continua trasformazione a causa del nostro stile di vita.

La flora intestinale influenza molteplici aspetti dell’omeostasi dell’organismo e varie funzioni metaboliche fisiologiche: alcune attività enzimatiche corporee possono essere attribuite alla microflora, che gioca un funzione primaria nel metabolismo delle sostanze nutritive, nella sintesi delle vitamine, nella sintesi di acidi grassi a corta/media catena (MCT). È responsabile della disgregazione delle sostanze che il nostro sistema non è in grado di smantellare, come le cartilagini e le molecole di cellulosa; provvede alla sintesi di sostanze indispensabili, come la vitamina K, il complesso vitaminico B, l’acido nicotinico, la biotina, l’acido folico. Il complesso ecosistema gastro-enterico svolge un ruolo importante nel controllo delle funzioni corporee interagendo con il Sistema Nervoso attraverso la produzione di ormoni endogeni, di neuropeptidi e neurotrasmettitori.

Assume un ruolo primario nella maturazione e stimolazione di una risposta immune normale, contribuendo al buon funzionamento del tessuto linfoide associato all’intestino, noto anche come GALT (Gut-Associated Lymphoid Tissue), parte del sistema immunitario presente a livello del tratto digerente, responsabile della protezione delle mucose dagli attacchi degli agenti patogeni e prevenzione della colonizzazione o superinfezione del tubo gastro-enterico. La flora intestinale si associa alla rete immunitaria per fornire un vero e proprio filtro intracellulare fortemente protettivo, grazie anche alla produzione di citochine difensive, dette batteriocine, veri e propri antibiotici naturali.

Si parla di “equilibrio eubiotico” per descrivere l’armonia e l’equilibrio fra le differenti specie di microorganismi che compongono il microbiota saprofitico intestinale: quando si crea un’alterazione dei rapporti fra le popolazioni che colonizzano si parla di disbiosi e possono crearsi le condizioni per la proliferazione di germi patogeni, o la trasformazione dei saprofiti intestinali in agenti opportunisti e potenzialmente dannosi per l’organismo.

Per alcuni approfondimenti, riguardo a questo tema, è possibile leggere l’articolo: “lo zucchero è solo la buona abitudine della felicità …

francesco gandolfi

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risorse:

→ colite spastica: la Sindrome dell’Intestino Irritabile